Sarebbero 13 milioni le italiane che vengono colpite dalla calvizie: si tratta di alopecia androgenetica che, molto spesso, è di natura ereditaria e che interessa varie fasce di età. Ma cos’è l’alopecia androgenetica e come combatterla? Mentre per l’uomo il diradamento dei capelli può essere vissuto anche serenamente, (alcuni risultano addirittura più affascinati…), per la donna è un vero e proprio disagio psicologico che viene vissuto in maniera pesante, quasi come una menomazione che fa perdere la propria autostima.I capelli per la donna sono tutto e le attenzioni che gli vengono date sono alle volte anche maniacali. Ricorrere a foulard colorati o a grosse fasce per nascondere il problema, alla lunga stanca. E allora cosa fare?
Per prima cosa bisogna capire quali sono le cause di questa perdita, ricorrendo a degli esami molto rapidi e per nulla invasivi come la tricoscopia e capire la gravità del problema chiedendo consiglio ad uno specialista, il quale saprà dare la giusta indicazione sul da farsi. Nel cercare le cause che portano alla perdita dei capelli, spesso si deve fare un’indagine sullo stato di salute generale, per cui può essere utile un’ecografia tiroidea al fine di valutare eventuali alterazioni che possono far apparire i capelli secchi e sfibrati e di conseguenza più fragili. Le ragioni possono essere attribuite anche a prolemi omonali, infatti una perdita importante di capelli si verifica nella maggior parte dei casi nelle fasce di età che vanno dai 16 ai 22 anni, quando una donna è nel pieno dello sviluppo e dopo i 45/50 con l’arrivo della menopausa. Altre cause potrebbero essere l’alimentazione scorretta, cambi di peso dovuti ad un veloce dimagrimento che portano ad un indebolimento dei capelli. Oppure ad una situazione di forte stress, carenza di ferro, assunzione di farmaci o gravidanza/allattamento.

Trapianto capelli nella donna

La calvizie nella donna è diversa da quella che si presenta nell’uomo, soprattutto per il modo in cui si sviluppa. Nell’uomo l’alopecia androgenetica inizia nelle zone delle tempie, con la classica stempiatura e continua poi verso il vertice. Mentre nella donna avviene una perdita diffusa dei capelli che colpisce tutta la testa. Portando in genere i capelli lunghi più di 5 centimetri, la calvizie laterale è meno visibile e lìinestetismo si concentra quindi nella zona superiore del capo.
La moderna chirurgia estetica dei capelli ha sviluppato una tecnica in grado di “restituire” i capelli alle zone calve o diradate senza dover per forza ricorrere a parrucche, ma semplicemente autotrapiantando i capelli. Questo strategico trasferimento dei capelli aumenta la densità del vertice donando una chioma naturalmente più folta. In breve si tratta dell’espianto delle singole unità follicolari prese dalla zona donatrice (nuca) ed il successivo impianto in quella calva o diradata. Un intervento che viene eseguito in tutta sicurezza in anestesia locale e che non lascia alcun tipo di cicatrici. Per quanto riguarda i risultati del trapianto capelli con tecnica follicolare nella donna, questi sono dati dalla somma di moltissimi micro trapianti ridonando la propria immagine.
Va sottolineato che non si tratta di un intervento che aumenta la quantità di capelli in assoluto, ma che li sposta da una zona all’altra. Il risultato sarà migliore se la proporzione tra capelli disponibili nelle zone donatrici e superficie interessata al rinfoltimento è congrua.