Raggiungere il proprio immaginario di bellezza, modificando qualcosa del nostro aspetto fisico? Chi per qualche secondo non c’hai mai pensato? Il mondo della chirurgia estetica negli ultimi anni è diventato un argomento molto discusso e al centro di grandi curiosità. Dai programmi televisivi alle riviste di gossip passando per il web, tutti ne parlano, ma in pochi conoscono la reale complessità e la distinzione tra chirurgia plastica estetica e chirurgia plastica ricostruttiva. Con lo scopo di fare un pò di chiarezza sull’argomento, di seguito forniamo una serie di risposte alle domande più frequenti che vengono fatte al chirurgo estetico.

Quanto durano i risultati di un lifting?
I risultati di un lifting sono durevoli nel tempo in quanto il tessuto cutaneo “liftato”, appare più compatto e il viso invecchia in maniera più lenta.

Si parla spesso di “mini lifting”. Ma qual è la differenza rispetto alla tecnica tradizionale?
Quando si parla di lifting tradizionale si indica un miglioramento generale del viso, dalla zona frontale al collo. Mentre i mini lifting vengono eseguiti su zone localizzate, come per esempio la fronte e sopracciglia oppure gli zigomi e le tempie, con lo scopo di sollevare e ringiovanire solo il terzo medio del viso (zona tra bocca e occhi).

Qual è l’operazione di chirurgia estetica più frequentemente realizzata?
Secondo i dati dell’ISAPS nel corso del 2013, la liposuzione pare essere l’intervento più richiesto ed effettuato al mondo. Mentre nel nostro paese in cima alla classifica c’è il lipofilling, una procedura molto versatile che ha lo scopo di aumentare i volumi di zigomi, guance e labbra, oltre ad un riempimento delle rughe.

Cosa sono i filler?
Gli ormai famosi filler sono delle sostanze utilizzate nella medicina estetica, che iniettate hanno lo scopo di riempire le rughe aumentandone i volumi. Il collagene o l’acido ialuronico sono i più conosciuti e richiesti per la loro sicurezza, in quanto si tratta di materiale riassorbibile nel tempo. Risultati più durevoli nel tempo si hanno quando si utilizza il grasso del paziente, che può essere considerato anch’esso un filler.

Il botulino è un filler?
Assolutamente no. Il botulino non ha lo scopo di riempire, ma di creare una temporanea e parziale paralisi dei muscoli facciali e quindi di eliminare le rughe create da movimenti di espressione.

Il botulino è pericoloso?
La tossina botulinica utilizzata in quantità limitate in medicina estetica (non viene superato il dosaggio di 20/25 unità) non è pericolosa in quanto il suo utilizzo è rigorosamente locale e limitato ad aree non vitali.

E le protesi in silicone sono pericolose?
Il silicone contenuto nelle protesi è protetto da un “guscio” impermeabile e ad oggi si può dire che non è pericoloso. Ciò non vale per la procedura di silicone in soluzione iniettabile che da anni è vietata dalla legge.

Che differenza c’è tra protesi mammarie anatomiche e quelle circolari? E’ vero che le protesi anatomiche danno risultati più naturali?
Per prima cosa bisogna dire che né le protesi tonde, né quelle anatomiche riescono a modificare la forma conica di un seno. Ciò che aiuta ad ottenere risultati più naturali in un intervento di mastoplastica additiva è l’allestimento della cavità che accoglierà la protesi: questo è molto più importante del tipo di protesi utilizzate.

Qual è la durata di una protesi mammaria?
La protesi mammaria ha una durata che va da dieci a vent’anni, a seconda della qualità della protesi e dall’assenza di eventuali colpi, i quali possano averne pregiudicato l’integrità.

Dopo un intervento di mastoplastica additiva, la sensibilità del capezzolo è modificata?
E’ possibile che la sensibilità dei capezzoli dopo la mastoplastica additiva, per alcuni mesi successivi possa subire una temporanea modifica, la quale con il passare del tempo regredisce naturalmente. Quando invece si pensa alla famosa percezione di “corpo estraneo”, quella scompare già dopo una decina di giorni dall’intervento.

La mastoplastica riduttiva è una tecnica più complessa di quella additiva?
Assolutamente si: La riduzione del seno presuppone diverse incisioni e in alcune situazioni anche molto estese. Si possono verificare inoltre dei brutti esiti ciatriziali. Per questo motivo bisogna sottolineare che il metodo di cicatrizzazione è molto importante: nel 70% dei casi, una buona cicatrizzazione avviene su base genetica, mentre per il 30% degli interventi una brutta cicatrizzazione con formazione di cheloidi dipende dalla tecnica di sutura adottata. Molto importante dopo un intervento di questo tipo massaggiare le ferite dopo i primi 20 giorni e utilizzare dei cerotti in silicone per tenerle compresse.

Si possono modificare le forme di un seno senza l’inserimento delle protesi?
Sì., è possibile con l’intervento di mastopessi, un lifting del seno in cui si riesce a dare alla mammella una forma conica e proiettata. In genere la mastopessi viene eseguita dopo una veloce perdita di peso e dopo una o più gravidanze, quando i tessuti sono rilassati, ma senza andare ad aumentare il volume.

Con la liposuzione il grasso viene eliminato definitivamente?
No. L’adipe e i cuscinetti non si riformeranno più, a patto che non si verifichino aumenti di peso eccessivi. In questo caso ad ogni modo, il “nuovo” grasso si localizzerà principalmente in altre zone del corpo e solamente in seguito nelle aree precedentemente colpite.

Dopo la liposuzione, con l’aspirazione del grasso, la pelle può apparire “vuota”?
Dopo l’intervento di liposuzione, la pelle tende ad aderire al nuovo volume corporeo che si è creato e quindi non dare un effetto cascante. Questo ovviamente presuppone che l’operazione sia stata ben eseguita.

Eliminare grasso sulla pancia:qual è l differenza tra liposuzione e addominoplastica?
Quando in un paziente che presenta del grasso addominale, si verifica una situazione in cui la pelle è molto elastica, la soluzione consigliata è quella della liposuzione. Mentre si ricorre all’addominoplastica in casi di addome che presenta tessuti in eccesso molli e svuotati.

Come sono le cicatrici lasciate dall’intervento di addominoplastica?
Gli esiti cicatriziali dopo un intervento di addominoplastica sono un’unica cicatrice sottile e collocata sopra il pube che si estende in genere da fianco a fianco. E’ una cicatrice lunga, ma posizionata in un punto nascosto copribile da normali slip che con il tempo tende a sbiadirsi.