otoplastica-02Il problema delle orecchie a sventola non interferisce con la funzionalità dell’organo, ma sul piano estetico può creare dei complessi ed in ogni caso costituisce una “stonatura” all’armonia e alla bellezza del viso. L’imbarazzo causato da questo inestetismo non appartiene solo agli adulti: anche un bambino di pochi anni può vivere con disagio il difetto, magari perché canzonato con insistenza dai propri coetanei.

Obiettivo otoplastica:

Modellamento di forma e dimensioni della cartilagine auricolare ed eventuale ricostruzione dell’antelice per la correzione delle orecchie a sventola.

Sono un paziente adatto per questo intervento?

Il paziente adatto a questo intervento ha una o più delle seguenti caratteristiche:

  • orecchie sporgenti, a sventola
  • sporgenza asimmetrica tra i due padiglioni
  • asimmetria delle pieghe cartilaginee
  • lobi dismorfici

L’ otoplastica risolve questi inestetismi molto efficacemente e senza tracce visibili della chirurgia. È possibile intervenire anche in bambini, dopo i 5-6 anni.

Come sarà la prima visita?

Durante la visita verrà esaminata la zona considerando in particolare la forma dei padiglioni ed eventuali asimmetrie tra i due. Sarà invitato a illustrare le Sue aspettative e a commentare le cicatrici programmate.
Riceverà le informazioni relative all’intervento e alle caratteristiche del postoperatorio. Dovrà presentarsi alla visita portando la Sua storia medica; oltre alla rilevazione delle caratteristiche fisiche come il grado di dismorfia o il tipo di pelle, infatti, vengono raccolte informazioni relative allo stato di salute, all’ereditarietà di certi disturbi, alle malattie contratte, alle allergie, agli interventi subiti o alle terapie in corso. Un’accurata anamnesi servirà a rilevare eventuali controindicazioni o limitazioni alla chirurgia.

Come sarà il giorno dell’intervento di otoplastica?

L’ora del Suo arrivo sarà programmata durante la visita e riconfermata telefonicamente qualche giorno prima. Dovrà arrivare a digiuno da mezzanotte.
Sarà accolto dal nostro personale infermieristico e visitato dallo specialista in anestesia che convaliderà ulteriormente gli esami clinici e elettrocardiogramma. Avverrà un’ulteriore visita con il chirurgo per il disegno dell’intervento programmato.
L’atto chirurgico, della durata media di 20 minuti, avverrà in anestesia locale e sedazione endovenosa.
Le incisioni vengono praticate lungo il solco retroauricolare tramite il laser CO2 pulsato. Da questa incisione è possibile modificare la cartilagine. Eventualmente se l’intervento è volto al ridimensionamento del padiglione, viene asportata anche una porzione di cute. Se necessario, si provvede alla ricostruzione dell’antelice ripiegando la cartilagine con alcuni punti di sutura. Dopo l’operazione verrà applicato un cerotto chirurgico e un bendaggio elastico.
Potrà riposare qualche ora prima di tornare a casa accompagnato a meno che sia stato concordata una accomodazione diversa. Riceverà inoltre tutte le indicazioni relative ai comportamenti da tenere nel postoperatorio (riposo, movimenti da evitare, farmaci da assumere, ecc.)

Come saranno le cicatrici?

Normalmente le cicatrici della otoplastica sono esteticamente trascurabili perché particolarmente sottili e nascoste nella piega retroauricolare.

Come saranno i giorni successivi?

La prima notte cenerà leggero e dovrà essere accompagnato. Saranno del tutto normali sintomi come stanchezza e intorpidimento. Il bendaggio elastico sarà utile per comprimere e proteggere i padiglioni auricolari nei primi giorni dopo l’intervento.
Dovrà assumere i farmaci che Le sono stati prescritti e seguire attentamente le prescrizioni comportamentali postoperatorie. Si presenterà per le medicazioni successive, che di norma sono 2, secondo le scadenze che Le verranno comunicate.

Quando potrò riprendere le mie attività normali?

Le normali attività possono essere riprese mediamente dopo 3 giorni. A volte addirittura in meno tempo.

Come sarà il risultato?

L’intervento di otoplastica dà grande soddisfazione a livello estetico e psicologico, liberando da un difetto che porta spesso disagio e imbarazzo per entrambi i sessi e anche per i bambini. Inoltre la chirurgia non lascia alcuna traccia visibile perché le cicatrici sono nascoste nella piega retroauricolare.