Chirurgia estetica del viso: blefaroplastica laser
Blefaroplastica laser: 30 minuti per avere occhi più belli
Il problema di palpebre appesantite da borse e rughe non é direttamente proporzionale all’età: molto spesso anche le persone giovani, per fattori congeniti, manifestano questo tipo di inestetismi. Correggerli non soddisfa solo un’esigenza estetica ma – in taluni casi – costituisce una valida azione preventiva. La caduta delle palpebre superiori, ad esempio, riduce il campo visivo così come un rigonfiamento dovuto al grasso depositato sotto la palpebra inferiore può causare infiammazioni all’occhio ed affaticamento della vista. A tutto questo ci pensa la blefaroplastica, un intervento che oggi si avvale della tecnologia laser e di una pratica anestesiologica estremamente soft.
Colpa dell’invecchiamento, della forza di gravità, delle cattive posizioni o di qualche altra recondita motivazione. Fatto sta che anche gli occhi possono prendere una “brutta piega”, compromettendo l’estetica e la salute del viso. Rilassamento (ptosi) delle palpebre, accumuli di grasso sia a livello del sottocutaneo che dello strato muscolare, comparsa di una più o meno fitta rete di rughe nel contorno oculare sono segni che spengono la vivacità dello sguardo e conferiscono un’immagine più matura (leggasi vecchia) del volto. L’attuale blefaroplastica regala occhi più giovani e belli con interventi meno traumatici di un tempo. L’applicazione del laser, l’anestesia locale, l’uso di sostanze vasocostrittici che riducono al minimo il sanguinamento, la possibilità di beneficiare di tutti i vantaggi fisici e pratici del day hospital, la rendono un intervento estremamente delicato ed adatto anche a chi – per motivi di lavoro o di esigenza di immagine – non ha tempo da sprecare in “narcisistiche frivolezze”. “L’operazione – precisa il dottor Carlo Alberto Pallaoro, specialista in chirurgia plastica a Padova – dura in media quaranta minuti e dopo un paio di ore é già possibile lasciare la struttura sanitaria in piena autonomia, apprezzando tutte le comodità di una convalescenza da trascorrere a casa propria”. Se il principio della blefaroplastica é rimasto invariato (e cioè eliminare, nelle palpebre, ernie di grasso e cute in eccesso), é cambiata però la tecnica: un motivo in più per apprezzare uno degli interventi di ringiovanimento del viso più richiesti da uomini e donne di ogni età.
Così invecchia l’ occhio
Le trasformazioni del viso con il trascorrere del tempo seguono un iter abbastanza uniforme, anche se soggettivo. Il processo legato all’invecchiamento varia infatti da persona a persona ed é correlato a fattori muscolari, tessutali, dermici, ormonali nonché alle abitudini di vita. Questo non toglie però che non si possa tracciare una sorta di mappa temporale che evidenzi i cambiamenti cui é soggetto l’occhio con l’avanzare dell’età.
28 ANNI: diminuisce il tono cutaneo, soprattutto a livello delle palpebre.
35 ANNI: si manifesta un leggero cedimento dei muscoli legati al gioco mimico. Appaiono le prime rughette agli angoli degli occhi (le cosiddette “zampe di gallina”) e sulla fronte.
45 ANNI: l’alterazione colpisce i tessuti sottocutanei. Gradualmente fanno la loro comparsa rughe longitudinali sulle palpebre.
OLTRE I 45 ANNI: i tessuti sottocutanei risultano flaccidi, la cute diventa più sottile e sempre più incapace di trattenere acqua. Si nota una discesa delle sopracciglia e l’occhio é contornato da pelle arida e rugosa.
A CHI E’ UTILE LA BLEFAROPLASTICA
- A chi ha un eccesso di pelle che appesantisce la piega naturale delle palpebre
- A chi presenta palpebre cadenti
- A chi presenta gonfiore nelle palpebre (immagine di un occhio perennemente stanco)
- A chi ha un eccesso di pelle e sottili rughe nella parte inferiore degli occhi
- A chi rileva borse e macchie nella parte inferiore degli occhi, spesso causa di avvallamenti dell’osso dell’occhio
- A chi presenta un abbassamento della parte inferiore degli occhi che ne evidenzia la zona bianca
A CHE ETA’ OPERARSI
La fascia d’età ideale – sottolinea il dottor Pallaoro – va dai 35 ai 60 anni e anche oltre, purché le condizioni della pelle siano particolarmente buone. La blefaroplastica eseguita in persone anziane consente, oltre al risultato estetico, di ampliare il campo visivo, ridotto dall’eccesso di pelle e di grasso. La ptosi della palpebra superiore può essere corretta efficacemente senza lasciare cicatrici visibili. Attraverso una piccola incisione, é possibile inoltre allargare di 2-3 millimetri il diametro dell’occhio, con risultati ancor più apprezzabili.
LA BLEFAROPLASTICA LASCIA CICATRICI SOTTILI E DELICATE CHE, ESSENDO NASCOSTE NELLA PIEGA NATURALE DELL’OCCHIO, INVISIBILI. LA PELLE IN QUESTA ZONA HA INOLTRE UN’ELEVATA CAPACITA’ DI CICATRIZZAZIONE.
GLI ESAMI RICHIESTI
Questi quelli che richiederà il chirurgo per accertare l’idoneità all’intervento di blefaroplastica:
- TASSO DI PROTROMBINA
- TEMPO DI TROMBOPLASTINA PARZIALE
- TRANSAMINASI
- AZOTEMIA
- EMOCROMO
- GLICEMIA
- VELOCITA’ DI ERITROSEDIMENTAZIONE
- IONEMIA
- ELETTROCARDIOGRAMMA
DA RIFERIRE AL CHIRURGO:
- Se si hanno disturbi a livello della pressione o del cuore
- Se si soffre di diabete o disfunzioni tiroidee
- Se é presente un’infezione o un’allergia agli occhi
- Se si portano abitualmente lenti a contatto (potranno essere indossate dopo due settimane dall’intervento)
COSI’ SI INTERVIENE
La chirurgia estetica oggi ha subìto delle notevoli evoluzioni, migliorando le tecniche di intervento ed offrendo al paziente numerosi vantaggi, sin prima dell’operazione. Tecnologia sofisticata e l‘applicazione di particolari accorgimenti consentono di sottoporsi all’intervento in regime day-hospital e di beneficiare di una rapida ripresa post-operatoria”. L’anestesia praticata nella nuova tecnica laser é tra le più avanzate: anestesia locale, accompagnata da una sedazione profonda (neuroleptoanalgesia). Questa procedura consente al paziente di non avvertire alcun dolore durante l’intervento e di non essere cosciente, pur non dovendo ricorrere ai disagi o ai possibili effetti collaterali di un’anestesia totale. Il risveglio post-operatorio sarà pertanto immediato e privo di complicazioni. C’é poi un’altra novità chirurgica e riguarda l’utilizzo di sostanze vasocostrittici al fine di ridurre al minimo il sanguinamento. Ma la parte del leone in questo nuovo intervento la fa naturalmente il nuovo laser ad anidride carbonica (CO2) pulsato. Questo sofisticato strumento chirurgico consente di effettuare incisioni delicate e precise, intervenendo in modo “mirato”, senza intaccare le strutture circostanti (come invece avviene nel corso dell’intervento tradizionale, quello cioè praticato con il bisturi).
Per una buona riuscita della blefaroplastica é determinante infine la forma della losanga di cute in eccesso che il chirurgo asporta e che determinerà la nuova forma dell’occhio: l’applicazione del laser rende in questo caso più precisa ed apprezzabile questa manovra chirurgica.
PER LA PALPEBRA SUPERIORE
- Si pratica un’incisione lungo la piega della palpebra superiore (in modo da non far risaltare la cicatrice), arrivando fino al margine esterno delle sopracciglia.
- Si asporta la cute in eccesso che appesantisce e rimpicciolisce l’occhio.
- Si asporta l’eventuale grasso superfluo, corresponsabile dell’abbassamento palpebrale e della riduzione del campo visivo.
- Si sutura con punti intradermici.
- Si applicano piccoli cerotti contenitivi per coprire i punti.
PER LA PALPEBRA INFERIORE
- Si pratica un’incisione lungo la linea sottociliare (l’utilizzo del laser é efficace per ridistendere la parte interiore dell’occhio).
- Si asporta il grasso che circonda il globo oculare (che determina le cosiddette “borse” e che dà all’occhio un aspetto gonfio e perennemente stanco).
- Si sutura con punti intradermici.
- Si applicano piccoli cerotti contenitivi per coprire i punti.
QUANTO DURA L’INTERVENTO
La blefaroplastica superiore e quella inferiore possono essere eseguite singolarmente oppure in concomitanza. La durata dell’intervento può oscillare dai 20 ai 30 minuti, richiedendo anche due ore se – oltre alla blefaroplastica – viene praticato il lifting.
DIECI BUONI MOTIVI PER APPREZZARE LA NUOVA TECNICA
1. Anestesia locale + sedazione profonda
2. Riduzione dei tempi chirurgici
3. Riduzione al minimo del sanguinamento, grazie a particolari sostanze vasocostrittici somministrate in fase anestesiologica
4. Day-hospital
5. Precisione assoluta con l’utilizzo del laser ad anidride carbonica
6. Ripresa immediata nel post-operatorio
7. Sensibile riduzione dei tempi di convalescenza
8. Non visibilità delle cicatrici
9. Risultati stabili nel tempo
10. Riacquisto di uno sguardo più “fresco” e riposato
L’ABBINAMENTO AL LIFTING PER UN RINGIOVANIMENTO GLOBALE DEL VISO
“Molto spesso – spiega il dottor Carlo Alberto Pallaoro – la blefaroplastica viene eseguita in concomitanza con un altro intervento, in modo da ottenere un ringiovanimento globale del volto. E’ il caso ad esempio del lifting temporale o della nuova tecnica di lifting endoscopico, quello che – partendo da una piccola incisione della palpebra inferiore – permette di risollevare la regione degli zigomi e di attenuare la profondità del solco naso-labiale.”
NESSUN PERICOLO PER LA VISTA: NON VIENE AFFATTO COINVOLTA LA STRUTTURA INTERNA DELL’OCCHIO!
IL POST-OPERATORIO
· I punti vengono medicati con speciali cerotti di contenimento, che verranno rimossi a distanza di quattro giorni.
· Se si avverte una leggera sensazione di irritazione o di secchezza agli occhi, si può ricorrere ad un collirio a blanda azione antibiotica ed antinfiammatoria.
· Per accelerare il riassorbimento delle ecchimosi (comunque attenuate grazie all’utilizzo del laser), é consigliabile la terapia laser (ogni 15 giorni per due mesi) ed un ciclo di linfodrenaggio manuale.
· Gli occhi potranno essere presentabili dopo 7-10 giorni dall’intervento anche se, per un completo apprezzamento dei risultati, si dovrà attendere uno o due mesi.
PER UN MAGGIORE SOLLIEVO
- Applicare sugli occhi del ghiaccio o un impacco freddo di camomilla.
- Evitare, per i primi giorni, sforzi, piegamenti e distensioni.
- Dormire con due cuscini in modo da favorire la circolazione nelle zone operate.
- Per nascondere i cerotti possono essere indossati per i primi giorni un paio di occhiali scuri.
- Dopo qualche giorno é gia possibile ritornare a truccarsi.
- Evitare l’esposizione del viso al sole fino al completo riassorbimento delle ecchimosi.
IL MINI-INTERVENTO CHE INGRANDISCE L’OCCHIO
Eliminate borse e palpebre pesanti con la blefaroplastica, lo sguardo acquista più freschezza e luminosità e l’occhio sembra risultare più grande ed interessante. Ma per chi non é ancora alle prese con i segni dell’invecchiamento ma vuole ugualmente far risaltare la forza magnetica dei due poliedrici “fanali” può ricorrere ad un piccolo intervento di ingrandimento occhi. Si tratta di una tecnica di massimo effetto, richiesta soprattutto dalle giovani donne per conferire maggiore importanza e sensualità allo sguardo. “L’intervento – spiega il dottor Carlo Alberto Pallaoro – consiste nell’ampliare la fessura oculare per dare più risalto all’occhio e per rendere più armonica la proporzione occhi-viso”. L’operazione é tra le più semplici: dura meno di dieci minuti e non comporta né cicatrici né medicazioni. Un’unica prescrizione riguarda l’uso locale di un collirio nell’immediato post-operatorio.
E’ sufficiente un’incisione di pochi millimetri per ingrandire l’occhio e far risaltare lo sguardo.
ALTRI INESTETISMI ATTORNO ALLE PALPEBRE
ZAMPE DI GALLINA
Sono favorite dall’invecchiamento cutaneo, dall’esposizione al sole oppure da scorrette espressioni mimiche. Per correggerle oggi c’é il peeling a mezzo laser CO2: si pratica in anestesia locale (pomata anestetica), disepitelizzando lo strato superficiale della pelle senza rischio di ustioni o di danni termici.
SOPRACCIGLIA CADENTI
E’ una caratteristica ereditaria o dovuta all’invecchiamento. Il sollevamento delle stesse avviene con una piccola incisione tra i capelli (lifting temporale) che permette di alzare le sopracciglia donando luce allo sguardo. Questo intervento viene molto spesso abbinato alla blefaroplastica.
CURIOSITA’
Con il laser ad anidride carbonica é possibile anche eseguire l’autotrapianto di ciglia e sopracciglia, in modo preciso e delicato e seguendo il contorno naturale dell’occhio.
IL LASER CO2 PULSATO
Il suo raggio emette una luce monocromatica e coerente che veicola un alto grado di calore ed energia. L’impiego di questo sofisticato strumento ha permesso alla chirurgia estetica di arricchirsi di nuove potenzialità. Un apparecchio di questo tipo é in grado di far generare il raggio laser in una camera contenente anidride carbonica e consentire perciò una particolare frequenza. Un dispositivo assicura inoltre che il raggio non sia continuo ma intermittente. In questo modo é possibile vaporizzare solo lo strato superficiale della pelle (profondo solo 75 millesimi di millimetro) in un tempo pressoché istantaneo (in meno cioé di 100 microsecondi) da non permettere ai tessuti circostanti di subire alterazioni.
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