Piccoli solchi sparsi qua e là su viso e collo ma anche profondi e fitti che danno alla pelle l’aspetto di una grattugia. Così si presentano le cicatrici da acne, una patologia che colpisce soprattutto i giovani e che lascia pesantemente i suoi segni.
Indelebili? Non più grazie alla acne mosaic surgery, la nuova tecnica che rimpiazza gli inestetici buchetti con minuscole tesserine cutanee. E ritrovare una pelle liscia e levigata oggi non é un sogno irraggiungibile.
Un viso deturpato dagli esiti cicatriziali dell’acne é, per quanto giovane, un viso sfiorito. Se addirittura le cicatrici sono diffuse su tutta la superficie cutanea formando una sorta di colabrodo, allora il problema non é solo di natura estetica ma, come spesso succede, anche psicologica. Sono molte le persone infatti che vivono come un complesso il danneggiamento della loro pelle; alcune di esse, per la vergogna di farsi vedere “sfigurati” tendono ad isolarsi, limitando le occasioni di vita sociale. Cosa si può fare per rimediare ai fitti solchi lasciati dall’acne? Le tecniche di disepitelizzazione, attuate attraverso vari trattamenti come la dermoabrasione o i peeling chimici, presentano i loro limiti: levigano la pelle, livellando solo le sporgenze e lasciando però l’infossatura. Inoltre tali trattamenti richiedono tempi di guarigione lunghi e a volte incerti con rischio di danni termici anche irreversibili. L’incubo di cicatrici da acne indelebili ha trovato una nuova soluzione con la messa a punto di una tecnica di micro-chirurgia estetica, la acne mosaic surgery, ideata dal dottor Carlo Alberto Pallaoro, specialista in chirurgia plastica a Padova. “La terapia micro-chirurgica delle cicatrici acneiche – ci riferisce lo specialista – si basa sulla singola sostituzione degli esiti cicatriziali con derma in buone condizioni e con caratteristiche adeguate alla zona da trattare.” La tecnica si avvale di uno strumento di micro-chirurgia (trilix) in grado di eseguire il lavoro chirurgico con assoluta precisione e senza riportare tracce esteticamente rilevabili dell’operato. Il trattamento viene realizzato in anestestia locale infiltrativa nell’arco di un paio di sedute della durata di 20-30 minuti ciascuna e si differenzia – rispetto agli altri trattamenti finora applicati – perché non si limita a trattare l’esito cicatriziale ma lo sostituisce completamente con tessuto donatore.
L’acne, purtroppo, é una patologia che lascia il segno: piccole e grandi cicatrici, distribuite come fitti buchetti sulla pelle. Si tratta di segni presenti per la maggior parte su fronte, guance, mento e collo anche se ad essere interessate da questa forma di dermatosi sono naturalmente altre aree seborroiche come la parte alta del dorso e delle braccia, il torace od il cavo ascellare. Le cicatrici post-acne costituiscono un problema estetico molto sentito soprattutto quando compaiono in una zona così facilmente esposta alla vista altrui come il viso. Ma ora, grazie ad un’elaborata tecnica di chirurgia a mosaico, é possibile eliminarle senza lasciare sulla pelle tracce esteticamente rilevanti.
RIMUOVERE LE CICATRICI CON LE MICROASPORTAZIONI
L’acne mosaic surgery ovvero la terapia degli esiti cicatriziali da acne viene realizzata come una sorta di mosaico: si preleva una micro-porzione di tessuto “rovinato” e la si sostituisce con derma in buone condizioni dalle adeguate caratteristiche. Il tessuto sostitutivo viene prelevato (in genere dalla zona retroauricolare) e sistemato a perfetto incastro sul punto in cui era presente il solco. Millimetro dopo millimetro viene ricostruita la compattezza e levigatezza della pelle e, a guarigione avvenuta, non si noteranno le tracce della mosaic surgery. Rispetto alle altre tecniche finore impiegate in caso di cicatrici post-acneiche (come la dermoabrasione, il peeling o il riempimento infiltrativo), la chirurgia a mosaico non si orienta a migliorare la qualità estetica dell’inestetismo (cicatrice) ma lo sostituisce egregiamente con pelle “sana”.
LA TERAPIA MICRO-CHIRURGICA
L’acne mosaic surgery può essere applicata su tutte le cicatrici causate dall’acne, anche le più profonde. Il trattamento consente risultati ottimali su tutti i tipi di pelle anche se deve essere preceduto da un check up cutaneo per accertarne l’idoneità. In un solo frangente la chirurgia a mosaico si rivela inutile e quindi sconsigliata: quando la cute ha tendenza a cicatrizzazione ipertrofica/cheloidea. “In questo caso – spiega il dottor Carlo Alberto Pallaoro – intervenendo con la micro-chirurgia si produrranno ugualmente cicatrici poiché la pelle per sua natura ha queste caratteristiche di cicatrizzazione.” Per il resto non esistono altre controindicazioni e la terapia può essere diretta anche a cicatrici di vecchia data o causate da altri tipi di traumi.
IL TRILIX
Lo strumento che consente di applicare la nuova tecnica di mosaic surgery é un innovativo drill ad alta velocità (40.000 giri al minuto) denominato trilix. Con questo strumento, il piccolo solco lasciato dall’acne viene sostituito con una micro-porzione di derma del diametro di un millimetro, prelevata da una zona donatrice. Si tratta di una tesserina di pelle (da qui é nato il termine “chirurgia a mosaico”) delle dimensioni e caratteristiche adeguate alla zona trattata per cui al termine del trattamento non si noteranno segni visibili della seduta micro-chirurgica. Con questa tecnica l’innesto del derma avviene automaticamente senza necessità di punti di sutura o di collanti chirurgici ma con la sola applicazione di un cerotto chirurgico. “Eseguito il trattamento – fa presente il dottor Pallaoro – bisognerà evitare per alcuni giorni l’esposizione al sole o alle lampade abbronzanti in modo da non rallentare il naturale processo di guarigione, attuabile in una decina di giorni.” Da sottolineare inoltre che con questo nuovo trattamento di micro-chirurgia estetica non si rischieranno né formazione di edemi né danni cutanei come infiammazioni o cicatrici.
ALCUNE DOMANDE PER SAPERNE DI PIU’
Le abbiamo rivolte direttamente al dottor Carlo Alberto Pallaoro, ideatore della tecnica di acne mosaic surgery. Ecco qualche informazione in più riguardo la nuova terapia delle cicatrici da acne.
Si può applicare su tutte le parti del corpo?
Certamente, anche se le applicazioni più frequenti si hanno su viso e collo, normalmente le parti più colpite dalla patologia dell’acne. Altre aree seborroiche in cui si possnono rilevare i segni dell’acne sono comunque la parte superiore del dorso e delle braccia, il cavo ascellare ed il torace.
Come capire se il paziente é idoneo ad essere trattato con la chirurgia a mosaico?
A confermarlo sarà un accurato check up cutaneo, condotto anche per accertare che quel tipo di pelle non abbia tendenza a cicatrizzazione ipertrofica/cheloidea. Trattandosi inoltre di un intervento chirurgico (viene realizzato in anestesia locale infiltrativa), verranno richieste inoltre alcune indagini cliniche per accertare il buono stato di salute generale.
E’ sufficiente una seduta per rimuovere tutte le cicatrici post-acne?
Dipende dalla quantità dei “buchetti”. In genere sono sufficienti un paio di sedute, della durata di 30 minuti ciascuna, realizzate ad intervalli di 15/20 giorni.
Si tratta di una tecnica traumatica?
Niente affatto e a dimostrazione di ciò sta il fatto che non ci sono i presupposti per attivare un importante processo di cicatrizzazione. Le asportazioni avvengono quasi in assenza di sanguinamento e sono talmente piccole (appena un millimetro di diametro) che i tessuti guariranno senza necessità di punti di sutura né di collanti chirurgici nell’arco di pochi giorni.
La zona donatrice del derma rimarrà segnata dalla chirurgia?
Le micro-asportazioni vengono praticate in zone nascoste del corpo come ad esempio la zona retroauricolare. La tesserina cutanea prelevata con il trilix é talmente piccola da non lasciare tracce esteticamente rilevanti.
La tecnica é definitiva?
Sì, i risultati sono permanenti e qualitativamente apprezzabili anche quando la patologia acneica ha coinvolto il derma profondo. Dopo il trattamento micro-chirurgico la cute risulterà omogenea ed i solchi dell’acne rimarranno solo un vago ricordo.
ABBIAMO FILMATO L’ACNE MOSAIC SURGERY!
Quante sono le fasi più salienti del nuovo trattamento di acne mosaic surgery? Nove: lo sappiamo con esattezza perché le abbiamo riprese in diretta mentre la procedura si realizzava nel viso di un adolescente.
Eccone la descrizione nei dettagli.
A -Vengono evidenziati i buchetti lasciati dall’acne: la mosaic surgery viene applicata in questo caso sulla parte centrale delle guance.
B- Con il trilix, lo speciale drill di micro-chirurgia, viene
C- prelevato il solco cicatriziale. La micro-asportazione
viene realizzata in anestesia locale infiltrativa.
D- Si provvede a pulire la zona circostante l’asportazione
E- che ora é pronta a ricevere dalla zona donatrice (in questo caso il lobo delle orecchie) il tassello cutaneo sostitutivo.
F- Con una pinza chirurgica si inserisce delicatamente nel
G- solco cutaneo un millimetrico lembo di derma. Naturalmente le caratteristiche del derma nonché le sue dimensioni sono state perfettamente calibrate.
H- L’inserimento del tessuto donatore avviene ad incastro, senza necessità di punti di sutura né di collanti chirurgici.
La rimozione della cicatrice post-acneica ha richiesto pochi istanti. In una seduta di 30 minuti si riescono ad eliminare numerosi esiti cicatriziali. Per un inestetismo più diffuso si può ricorrere ad un’ulteriore seduta, da eseguirsi a distanza di 15/20 giorni dalla precedente.
I- Terminata la seduta di mosaic surgery, come unica medicazione, viene applicato un cerotto chirurgico. Entro una decina di giorni la cute sarà perfettamente guarita. Spariti gli inestetici buchetti, la pelle non riporterà tracce esteticamente rilevabili della micro-chirurgia.
ANCHE PER LE CICATRICI LASCIATE DALLA VARICELLA
La mosaic surgery si può applicare anche nel caso dei buchetti lasciati da una malattia esantematica piuttosto diffusa: la varicella. Specie se presa in tarda età, questa malattia può lasciare cicatrici anche profonde soprattutto al livello del viso: la soluzione é la stessa prevista per le cicatrici acneiche.
L’acne scompare ma i segni rimangono, in particolare sul viso. Per eliminare gli inestetici “buchetti” senza lasciare tracce esteticamente rilevanti ora c’é una nuova tecnica micro-chirurgica: l’acne mosaic surgery. Si basa sull’asportazione di micro-porzioni di tessuto cicatriziale, poi sostituite con derma dalle caratteristiche adeguate.