La blefaroplastica etnica è la procedura di chirurgia estetica eseguita per correggere una caratteristica frequente nella morfologia palpebrale nella etnia orientale. Sempre più spesso pazienti di etnia orientali desiderano trasformare la caratteristica palpebrale che non presenta la relativa piega, tipica proprio della etnica orientale in genere. Per correggere tale difetto viene eseguito uno specifico intervento palpebrale.

L’occhio a mandorla tipico delle donne asiatiche ha sempre avuto un suo fascino e spesso anche in Occidente le donne tentano di imitarne i tratti, magari giocando con il trucco. Eppure in Asia si sta sempre più diffondendo la mania di assomigliare13 alle occidentali e di ricorrere alla chirurgia estetica per assumere tratti somatici molto più vicini a quelli occidentali.

La blefaroplastica etnica per essere più occidentali

Il popolo cinese in particolare ma in generale tutto l’oriente del mondo sta progressivamente abbandonando la loro cultura millenaria per adottare lo stile di vita dell’occidente. L’abbigliamento delle donne orientali è sempre più vicino a quello europeo e le caratteristiche estetiche che le donne ritengono auspicabili sono ormai la copia perfetta di quelle occidentali. Tale processo di trasformazione culturale e sociale influenza fortemente la scelta dei pazienti in ambito di chirurgia estetica. Uno degli interventi che viene frequentemente richiesto come conseguenza di tale trasformazione è la blefaroplastica superiore.

In pazienti di etnia orientale le palpebre hanno una caratteristica estetica particolare. Non hanno infatti la “normale” piega delle palpebre ed è proprio ciò che rende l’aspetto di questa area così caratteristico. La blefaroplastica etnica ha l’obiettivo di creare la piega della palpebra e quindi rendere l’aspetto del paziente occidentalizzato.

Dunque, via gli occhi a mandorla con la blefaroplastica che in questo caso viene definita ‘etnica’, liposuzione per snellire le guance, naso e mascelle rimodellati. Ad illustrare il fenomeno è, come si legge su Asca, è il primario di Chirurgia Plastica presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno, Alberto Capone. Lo sguardo all’occidentale, più aperto, fa gola a cinesi e giapponesi, mentre le donne africane chiedono spesso di rimpicciolire il naso. Il desiderio di assomigliare agli occidentali non appartiene però soltanto alle donne. Sono tanti, infatti, gli uomini asiatici, soprattutto negli Usa, che fanno ricorso alla chirurgia estetica per modificare i propri caratteri somatici.