Rinoplastica : bellezza, questione di naso

Sta al centro del viso e dà carattere al profilo. Il naso è determinante per la bellezza e l’armonia del viso. Eliminarne i difetti oggi è possibile senza stravolgere la fisionomia del volto, tenendo conto di costituzione fisica e personalità di ciascuno

La retorica gli ha appiccicato metafore significative, come “avere naso”, “avere fiuto”, frasi che lo rendono simbolo dell’intuito e quindi organo preposto non solo all’olfatto, ma anche al “sesto senso”. Il naso non riesce ad avere una definizione di bellezza standardizzata, forse proprio per questo suo carattere fortemente personale e intimo.
Niente canoni, solo parametri relativi. Un naso è bello se “sta bene” con il viso. Vero, ma non solo. Per essere considerato bello, un naso deve accordarsi non solo con i parametri facciali e gli altri piani del viso, ma anche deve essere adatto alla personalità di chi lo porta. Una piccola gobba può essere considerata un’irregolarità, ma sposarsi molto bene in un contesto psico-fisico particolare. Un naso alla francese può essere ideale in una donna dai tratti regolari, ma sembrare leggermente “fuori luogo” in un uomo dagli zigomi più marcati. Anche un naso lungo ha – a seconda della forma del viso – un peso diverso: passabile, se si hanno tratti decisi e squadrati; sgradevole se il volto é piccolo e rotondo e addirittura in antinomia con una personalità decisa. <Ecco perché – riferiscono gli specialisti del Medical Laser di Padova, centro specializzato in chirurgia laser d’avanguardia – prima di realizzare una rinoplastica, dobbiamo valutare attentamente tutta la persona e la sua costituzione fisica. Ma non solo, il rimodellamento del naso va studiato soprattutto ascoltando, capendo il suo bagaglio emotivo e il suo carattere>.


NASO BELLO? NATURALE

La chirurgia estetica di ultima generazione ha proprio questa pretesa: essere invisibile. Il risultato di un buon rimodellamento, infatti, deve essere il più possibile naturale, armonico, insomma deve correggere con delicatezza, ma non stravolgere il disegno della natura. E’ questo in sostanza che si prefigge il nuovo intervento di rinoplastica o, meglio, gli interventi di rinoscultura dato che la metodica chirurgica cambia a seconda dell’inestetismo che si va a correggere. <Per un buon risultato d’insieme – ribadiscono gli specialisti del Medical Laser – non é importante tenere conto solo della forma del viso, ma anche di tutta una serie di fattori individuali come l’età, il sesso, la struttura ossea, il tipo di pelle>. A meno che, ovviamente, non ci siano particolari problemi che impediscono una corretta respirazione, é consigliabile aspettare i 15-16 anni d’età prima di sottoporsi ad un intervento di rinoscultura, in modo da essere certi che la fase dello sviluppo osseo sia terminata e che il rimodellamento non subisca pertanto eventuali modificazioni. L’età é inoltre un importante parametro anche per stabilire la nuova forma da dare al naso.

I MEZZI DELLA CHIRURGIA:  LASER, ANESTESIA LOCALE E CHIRURGIA IN GIORNATA

La rinoscultura si avvale di tre importanti apporti, che consentono una chirurgia pratica, non invasiva, veloce sia nei tempi operatori che in quelli di convalescenza:

Laser ad anidride carbonica pulsato: consente incisioni precise e favorisce una rapida guarigione dei tessuti, ridimensionando di conseguenza il gonfiore post-chirurgico.

Anestesia locale accompagnata da sedazione: una procedura ideale per il paziente di chirurgia estetica che potrà così non essere cosciente durante l’intervento e risvegliarsi quasi immediatamente al termine di questo senza subire gli effetti collaterali di un’anestesia totale. Durante la pratica anestesiologica viene inoltre somministrata una miscela di sostanze vasocostrittrici con lo scopo di ridurre al minimo il sanguinamento, sensibilmente ridotto anche grazie all’effetto fotocoaugulante del laser ad anidride carbonica.

Day hospital: permette il ritorno a casa poche ore dopo l’intervento. Grazie all’evoluzione della tecnica chirurgica, il ritorno al sociale avviene in pochi giorni, in rapporto al tipo di tecnica applicata.

IL NASO IDEALE

Secondo i canoni estetici, il naso dovrebbe avere una misura corrispondente ad un terzo rispetto a quella del volto; l’angolo naso-labiale dovrebbe invece misurare tra i 90 ed i 120 gradi mentre quello naso-frontale avvicinarsi ai 125 gradi. Queste misure tuttavia non devono essere assunte ad ideale poiché, come abbiamo già affermato, la forma e le dimensioni del naso dovrebbero essere in armonia con altri parametri globali. Le dismorfie che riguardano il naso sono molteplici e determinate da una serie di combinazioni tra la struttura ossea, cartilaginea e tessutale che compongono tale parte del viso. Queste “irregolarità” possono comportare problemi estetici e/o respiratori, come avviene ad esempio nel caso della deviazione del setto. Non potendo elencare tutte le dismorfie possibili, possiamo accennare le più ricorrenti che interessano ad esempio la presenza di gibbo (cartilagineo od osseo-cartilagineo), la punta (carnosa, larga, prominente), le narici (larghe, in seguito ad un’ipertrofia dell’ala), la columella (deviata, procidente), la forma e le dimensioni (naso lungo, corto, storto, largo o stretto).

ECCO L’INTERVENTO

Prima dell’intervento vengono svolti i normali esami cardiologici ed ematochimici che valutano l’idoneità del paziente a sottoporsi all’intervento. Successivamente la rinoscultura si svolge in anestesia locale, accompagnata da una sedazione profonda. Questo consentirà al paziente di non avvertire alcun dolore durante l’intervento e di non essere cosciente, pur non dovendo ricorrere ai disagi o ai possibili effetti collaterali (come nausea o vomito) di un’anestesia totale. Il risveglio post-operatorio sarà pertanto immediato e privo di complicazioni e il paziente potrà ritornare a casa dopo poche ore. Una novità chirurgica in questo tipo di intervento é anche l’utilizzo di alcune sostanze vasocostrittrici, in grado di ridurre al minimo il sanguinamento.
Quindi si opera incidendo con il laser l’interno delle narici, in modo da non lasciare alcuna cicatrice evidente. In seguito alla sutura delle incisioni, nelle narici vengono introdotti due tamponi (da rimuovere 24 ore dopo).
Successivamente viene applicata una mascherina contenitiva, da tenersi per alcuni giorni.

NESSUNA CICATRICE VISIBILE

Tutti i punti di sutura sono posizionati internamente alle narici, perciò il risultato sarà veramente apprezzabile e naturale.
<Dopo l’intervento – specificano gli specialisti – si dovrà osservare un periodo di riposo di una settimana o due. Un ciclo di linfodrenaggio manuale e l’auto-digitopressione sono consigliati per favorire il riassorbimento del gonfiore e delle ecchimosi. Per almeno quaranta giorni è da evitarsi l’esposizione al sole e anche gli occhiali sono sconsigliati per un mese e se proprio sono necessari, basta richiedere al chirurgo l’apposito supporto>.
E poi…godetevi il nuovo profilo!