Quasi nessuna è esclusa: la cellulite prima o poi riguarda 9 donne 10. Oggi ci sono diverse soluzioni per contrastarla aiuto da scegliere, con l’aiuto di uno specialista, in base allo stadio e alla forma.
Se è vero che la cellulite colpisce sempre più spesso e prima (secondo dati dell’ultimo Congresso Internazionale di Medicina Estetica Pratica, l’Ampio, riguarda ormai nove donne su dieci ed è in aumento tra le giovanissime), è altrettanto vero che oggi abbiamo a disposizione un armamentario di soluzioni più ampio e tecnologicamente avanzato rispetto al passato. Cosmetici smart, che coniugano efficacia e piacevolezza d’uso. Trattamenti estetici su misura che, con un approccio soft, oltre a combattere gli inestetismi della cellulite, rendono la pelle più tonica e levigata. Integratori e tisane che agiscono dall’interno, potenziando l’effetto di creme e massaggi. La scelta è così vasta che, senza il supporto di un esperto, si rischia di sbagliare.
La prima cosa da fare perciò è capire di che cellulite si soffre. Questa malattia, infatti, presenta forme e stadi di sviluppo differenti, che ritroviamo già nel nome: panniculopatia edemato-fibro-sclerotica (o Pefs). Edema, fibrosi e selerosi indicano le tre fasi di evoluzione. il denominatore comune: un’infiammazione del pannicolo adiposo, lo strato di tessuto presente sotto la cute e composto principalmente da grassi. All’origine c’è un difetto del microcírcolo, a cui si può essere predisposti per motivi costituzionali e genetici: provoca una dilatazione delle vene e costringe i liquidi a ristagnare nel tessuto connettivo, provocando gonfiore e ritenzione idrica. Per distinguere le varie tipologie di cellulite, il medico esegue una visita accurata e alcuni accertamenti, come ecografia, risonanza magnetica ed esame teletermografico, che indaga le alterazioni del circolo superficiale. Una volta individuati stadio e forma, si parte con un programma personalizzato. E prima si comincia, meglio è.
La forma più diffusa, quella edematosa, colpisce circa il 49 per cento delle donne, specialmente giovani. Come dice il nome, si manifesta prima con un edema, cioè un gonfiore causato da ritenzione: le cellule adipose aumentano di volume, trattenendo i liquidi nello spazio tra di esse (spazio interstiziale). Questi liquidi e il plasma che deriva dal sangue si insinuano tra i tessuti, che si alterano nella struttura e nel metabolismo. Ne deriva una compressione, che impedisce ai piccoli capillari linfatici di drenare tutte le sostanze (cataboliti) che si accumulano nella sostanza interstiziale, aumentando la sofferenza delle cellule e dei tessuti, che negli stadi successivi si romperanno (fibrosi e sclerosi). È una forma lieve e molto localizzata di cellulite, che si nota appena. Solo comprimendo la pelle compaiono i primi segni di “pelle a buccia di arancia”.
Cellulite e sale
E’ in questa fase che si può fare di più per evitare che la cellulite peggiori e diventi inattaccabile. Il primo passo è ridurre rapporto di sale, che favorisce il ristagno di liquidi perché influisce sulla regolazione del volume dei fluidi, sull’osmolarità e sull’equilibrio acidobase. Occhio dunque a cibi conservati, insaccati e in scatola, dadi da cucina, salse e intingoli vari. Per eliminare i liquidi in eccesso è bene anche bere molto durante la giornata: acqua soprattutto (almeno un litro e mezzo al dì, pari a circa 10 bicchieri), ma anche tisane, per esempio a base di centella asiatica, cardo mariano e biancospino, che hanno un’azione drenante. Secondo uno studio del l’Università dell’Illinois (Stati Uniti), bere anche solo tre bicchieri al giorno d’acqua aiuta non solo a ridurre l’assunzione di sodio, zuccheri e grassi saturi ma, grazie al meccanismo della termogenesi (produzione di calore), aumenta la capacità dell’organismo di bruciare le calorie. Un aspetto utile quando alla cellulite si associa un eccesso di peso. L’importante è bere spesso, senza aspettare di avere sete: l’effetto dell’acqua sul metabolismo è di breve durata, tra mezz’ora e un’ora. I vegetali che contengono più acqua sono zucchine, pomodori, spinaci, lattuga, anguria, pompelmo, pesche. Via libera soprattutto ai frutti di colore giallo arancione, come papaya e ananas (contengono papaina e bromelina, che fungono da enzimi digestivi antinfiammatori), e a quelli rossi: ciliegie, fragole, lamponi e more, ricchi di sostanze vasoprotettrici. Sigarette e alcolici, invece, restringendo il diametro dei vasi, riducono la quantità di sangue che arriva alla periferia del corpo e impediscono l’ossigenazione dei tessuti, favoriscono ritenzione dei liquidi e gonfiore: meglio smettere subito.
Trattamenti estetici della cellulite
Sono indicati massaggi ad azione drenante e pressoterapia, che prevede l’utilizzo di speciali stivali pneumatici dove infilare le gambe, in cui viene immessa aria a pressione dosata. Il linfodrenaggio manuale invece, con manovre e leggere pressioni che seguono la direzione naturale di scorrimento della linfa, riattiva la circolazione eliminando tossine e ritenzione idrica. I trattamenti estetici della cellulite, da effettuare a cicli ripetuti durante l’anno e associare all’impiego continuativo di cosmetici che proteggono i vasi sanguigni, hanno proprietà antinfiammatorie e contrastano l’edeina delle gambe. È in questa fase iniziale di cellulite che creme e gel sono più efficaci: contengono sostanze come bromelina, teofillina (un alcaloide presente nelle foglie del tè, nei semi di caffè e guaranà) e caffeina, che esercitano un’azione rubefacente, cioè aumentano l’apporto di sangue negli strati superficiali della pelle, riducono l’infiammazione e favoriscono lo smaltimento dei liquidi in eccesso attraverso il microcircolo veoso. Le attività fisiche da preferire sono quelle a intensità moderata, che favoriscono la circolazione e il ritorno venoso: camminate e jogging, perché l’impatto del piede sul terreno agisce come una pompa che spinge il sangue e la linfa verso l’alto, e bicicletta, in cui il movimento ritmico della pedalata riattiva la circolazione. Nel 32 per cento circa dei asi, la cellulite si presenta già nella forma fibrosa o compatta. Il tessuto adiposo si appoggia a tralci di tessuto fibroso, che ne rendono omogenea la struttura: il ristagno di liquidi e la cattiva circolazione producono un “rigonfiamento” delle cellule di cui è composto questo tessuto di sostegno, che con il tempo modifica la sua struttura, si ispessisce e si irrigidisce, con tralci non più disposti a rete ma in fasci irregolari. Aumenta il difetto di microcircolazione. Anche per un effetto di compressione sulle cellule adipose. Compaiono micronoduli visibili, l’aspetto di buccia d’arancia diventa evidente anche a riposo (senza strizzare la pelle), si manifestano segni di affaticamento venoso o linfatico delle gambe e gonfiore, alle caviglie. La cellulite è localizzata soprattutto sulle natiche, nella parte posteriore e laterale delle cosce e sulle ginocchia: qui la pelle è fredda e dura. Spesso c’è anche un accumulo di tessuto adiposo.
Cellulite sport efficace
L’alimentazione in questa e fase è fondamentale: cibi e bevande ricchi di flavonoidi (frutti rossi, mirtilli, vino rosso, tè verde), in particolare, svolgono un effetto simile agli estrogeni femminili, aumentano la permeabilità dei vasi e favoriscono la produzione di collageno, rendendo il tessuto più soffice ed elastico.ra più che mai bisogna combattere la pigrizia, perché il sovrappeso è un boomerang: l’adiposità localizzata, anche se non è causa diretta di cellulite, può peggiorare la situazione, provocando la compressione dei tessuti e ostacolando la circolazione. La sedentarietà causa perdita di tessuto muscolare, rallenta il metabolismo e peggiora i problemi circolatori. Consigliate le discipline in acqua (nuoto, acqua, gym, step, idrobike), che consentono a tutti i muscoli i lavorare, oltre al fatto che l’azione meccanica dell’acqua funziona come un massaggio.