Quanto ne risente il fascino maschile davanti al problema della calvizie? Da Jude Law al principe William, passando Luke Perry, una carrellata di star prima e dopo la caduta dei capelli.
La canzone di Niccolò Fabi “Io vivo sempre insieme ai miei capelli”, da molti uomini vorrebbe essere cantata a squarciagola, ma purtroppo non è sempre così. Negli ultimi anni infatti la calvizie colpisce sempre più uomini (e anche donne). A livello di gossip, per capire il potere di una folta chioma, basti pensare al miliardario candidato alle primarie dei Repubblicani Donald Trump, il quale ha addirittura giurato in pubblico smentendo il fatto di indossare un parrucchino. Per gli uomini la calvizie è uno dei talloni d’Achille più angosciosi. In certi casi come per Jude Law, la stempiatura non ha compromesso il fascino, ma non per tutti è così. Matthew McCounaghy pare si sia sottoposto al trapianto di capelli, mentre William duca di Cambridge sembra essersi arreso al suo diradamento. La causa principale della calvizie sta nell’ipersensibilità del follicolo pilifero nei confronti dell’ormone maschile, il quale a causa di un’enzima tossico, provoca una diminuzione del pigmento che assottiglia i capelli rallentandone la crescita e di conseguenza accorciando la fase Anagen. Per rallentare il processo, è necessario da una parte proteggere le cellule follicolari e dall’altra cercare di prolungare la fase Anagen, iniziando i vari trattamenti prima dell’atrofizzazione del follicolo.