Chi ci convive serenamente è davvero una piccola percentuale. Perché le orecchie a sventola sono facilmente oggetto di scherzi fin da bambini e a volte, soprattutto per i maschi con i capelli corti, riesce difficile nasconderle. L’intervento correttivo oggi è davvero semplice e le tracce della chirurgia sono praticamente invisibili. E finalmente si potrà sfoggiare una coda di cavallo o un taglio super corto…grazie al Laser!

Non è certo un problema funzionale avere orecchie asimmetriche, grandi, sproporzionate o a sventola! Ma chi le ha così ha sofferto o tutt’ora soffre profondamente per le battute e i nomignoli che fin da piccoli sono costretti a subire. Questo fatto, soprattutto in età evolutiva, può provocare grossi traumi psicologici e incidere negativamente sull’autostima e la percezione di sé. Ma soffrire in questo caso è davvero inutile e controproducente: la più avanzata tecnica di chirurgia estetica per le orecchie è l’ otoplastica laser, che consente un intervento con la minima invasività e risultati entusiasmanti ed estremamente naturali.

Orecchie a sventola

otoplasticaL’ inestetismo più conosciuto del padiglione auricolare è conosciuto come “orecchie a sventola”. Le orecchie si mostrano quasi perpendicolari in relazione alla testa a causa di una scarsa o assente plicatura della cartilagine dell’antelice, oppure a causa di uno eccessivo sviluppo della conca. Questi inestetismi sono provocati dalla parte cartilaginea dell’orecchio, ed è su questa che il laser, durante l’intervento, agirà con efficacia.

Otoplastica laser

L’otoplastica eseguita con il laser viene realizzata in anestesia locale accompagnata da sedazione e non richiede ricovero. L’intervento si avvale del laser CO2 pulsato, uno strumento moderno che consente di praticare incisioni molto precise e talmente sottili da non lasciare esiti cicatriziali evidenti. Tutte le incisioni e le suture vengono eseguite nella parte posteriore del padiglione auricolare, perciò, a guarigione avvenuta, sarà davvero difficile intuire l’intervento chirurgico.

Per il rimodellamento della cartilagine, sia nella forma che nelle dimensioni si incide il solco retroauricolare, asportando una sezione di cute, nel caso in cui l’orecchio sia anche troppo grande. Se é necessaria la ricostruzione dell’antelice, la cartilagine viene suturata creando una U (ovvero la naturale plicatura) con alcuni punti di sutura. La procedura richiede una ventina di minuti per orecchio e la medicazione consiste nell’ applicazione di un cerotto chirurgico e di un bendaggio elastico, utile per comprimere per i primi giorni i padiglioni auricolari.

Otoplastica consigliata ai bambini

Lo sviluppo fisiologico del padiglione auricolare già alla nascita ha raggiunto circa il 70% della sua lunghezza e il 76% della sua larghezza, continuando a crescere fino all’età di otto anni. Successivamente, tra gli otto e i diciotto anni, cresce di appena pochi millimetri, circa 2,1 nella donna e 7,1 nell’uomo. Quindi, anche intervenendo precocemente, non vi è alcuna incidenza negativa per il normale sviluppo. Anzi,  continuano gli specialisti, intervenire su un bambino fin dai 6-7 anni aiuta a preservarlo dai complessi che questo difetto può alimentare. Sulla questione sono concordi anche gli psicologi: meglio intervenire in età pre-scolare non solo per migliorare l’estetica, ma anche pere non incrinare l’immagine di sé.

La chirurgia estetica delle orecchie, che fino a qualche anno fa richiedeva il ricovero ospedaliero ed una lunga convalescenza, é diventata ora una procedura mini-invasiva e di rapida realizzazione.

La funzione dell’ orecchio

Anche la parte esterna dell’orecchio ha una precisa utilità nell’azione del sentire. Infatti, il padiglione e i lobi contribuiscono a localizzare il suono e le onde sonore rimbalzano secondo un preciso ordine sulle pieghe della cartilagine auricolare per giungere al cervello che le codifica. Il cervello ha anche la funzione di percepire gli effetti sonori e la provenienza del suono a seconda che gli impulsi vengano convogliati dal padiglione destro o sinistro. Non tutte le pieghe dell’orecchio, però sono funzionali all’ascolto, perciò la chirurgia ricostruttiva non modifica l’udito.

GLOSSARIO

PADIGLIONE: costituisce i due terzi superiori della parte esterna dell’orecchio

ELICE: è il bordo dell’orecchio che si ripiega sul padiglione. La forma abbozza una spirale.

ANTELICE: è la porzione di padiglione che forma una piccola cresta. Verso la parte bassa termina nel lobo.

LOBO: morbido e carnoso, è la parte inferiore dell’orecchio, l’unica non formata da cartilagine.

CONCA: è la piccola conca dove termina il condotto uditivo interno.

TRAGO: è l’aletta di cartilagine sporgente davanti all’imboccatura del condotto uditivo e serve per proteggerne il canale.