Di questi tempi la chirurgia e medicina estetica sono due elementi della nostra società ben consolidati. Una volta questo settore interessava maggiormente personaggi famosi e persone benestanti; oggi invece grazie alle nuove tecniche e ad una riduzione dei costi, è aumentato il numero di persone (sia uomini che donne) che ricorrono a ritocchini chirurgici e non per migliorare la propria immagine.
La rinoplastica, intervento per rifarsi il naso, è sicuramente fra le operazioni più richieste nel nostro paese, a seguire l’intervento di blefaroplastica per il ringiovanimento dello sguardo e la mastoplastica additiva per l’aumento del seno.
Il sogno di correggere le imperfezioni del naso è molto frequente e in questi ultimi anni si è assistito ad un vero e proprio successo nel settore della medicina estetica grazie all’inserimento e all’espansione sempre più approfondita dei filler a scopo levigante e ringiovanente, in particolar modo quelli a base di acido ialuronico.
Una vera e propria rivoluzione nel campo estetico, in quanto queste nuove procedure sono in grado, in alcuni casi, di rimpiazzare la classica rinoplastica. Si chiama rinofiller ed è un trattamento eseguito in medicina estetica che permette il rimodellamento della piramide nasale senza l’utilizzo del bisturi, ma solamente con un filler riempitivo (in genere si tratta di acido ialuronico e botulino). I risultati sono quelli di levigare e armonizzare addirittura la famosa gobbetta nasale. Va ricordata l’ovvia regola che vale per qualsiasi tipo di procedura chirurgica e non che quando si parla di modifiche al nostro corpo: fondamentale affidarsi a mani esperte, ad uno specialista, capace di intervenire correttamente, con i giusti strumenti e materiali. Per esempio è necessaria la certificazione della FDA per il filler, tale da garantire quindi la totale sicurezza.
I dati riportati dalla Sicpre (società italiana di chirurgia plastica ed estetica) che riguardano l’anno 2015, confermano che i filler riempitivi di ultima generazione hanno soddisfatto di gran lunga i pazienti, sempre più favorevoli al “ritocchino” non invasivo. Tutto questo quindi, ci fa pensare che questo tipo di procedure verranno sempre più apprezzate, richieste e diffuse.