Borse e zampe di gallina? Ecco la chirurgia delle palpebre

Brutti a vedersi perchè rendono lo sguardo perennemente affaticato, gli inestetismi della zona oculare possono essere eliminati in pochi minuti senza lasciare segni sulla pelle. Per un contorno occhi più giovane e fresco, un unico alleato efficace: il laser CO2 pulsato.

Occhi belli, ma soprattutto riposati. Per uno sguardo piacevole a vedersi sono necessari soprattutto questi due requisiti. Sì, perchè la bellezza degli occhi non dipende solo dal loro taglio o dal colore dell’iride, ma anche dall’assenza di inestetismi, come borse od occhiaie, che appesantiscono lo sguardo e lo fanno sembrare perennemente stanco. Inestetismi che possono causare anche spiacevoli disturbi, come arrossamenti e lacrimazione, ma che possono essere spazzati via in maniera delicata ma decisa, semplicemente con un raggio di luce: quello del laser ad anidride carbonica pulsato.

Come si formano le borse palpebrali?

Non sempre è l’età la principale responsabile degli inestetismi degli occhi. Nel caso delle borse sottoculari, ad esempio, può essere anche un fattore fisiologico la causa degli inestetici rigonfiamenti della palpebra inferiore, che altro non sono che concentrazioni di grasso e cute. Le borse non costituiscono unicamente un “problema” estetico: spesso sono fonte di fastidiosi disturbi, come arrossamenti e lacrimazione, che possono ostacolare la visione e compromettere o limitare anche le più semplici attività quotidiane. Alleggerire” le palpebre inferiori è questione di pochi minuti. Con la blefaroplastica a mezzo laser viene asportato in tutta sicurezza l’eccesso di grasso e l’eventuale cute responsabile del rigonfiamento sottoculare. L’intervento avviene in anestesia locale, accompagnata da sedazione, e consente il raggiungimento di un risultato estetico sorprendente: rimossa la borsa, lo sguardo risulterà non solo più bello e riposato, ma anche più giovane e sensuale.

Blefaroplastica: Rimuove le palpebre cadenti

L’intervento atto a rimuovere le borse sottoculari è la blefaroplastica inferiore. Un tempo realizzata con il bisturi ed in anestesia generale, oggi la tecnica si avvale del laser ad anidride carbonica (CO2) pulsato e di una procedura anestesiologica più soft: anestesia locale, accompagnata da sedazione. L’asportazione della cosiddetta “borsa” dalla palpebra inferiore avviene per via transcongiuntivale, incidendo lungo la linea sottociliare: un accorgimento che evita il formarsi di cicatrici esterne e che procura una migliore ridistensione della parte inferiore dell’occhio. Questa particolare manovra chirurgica è resa possibile proprio dall’utilizzo del laser, il cui raggio sottile e preciso offre altri grandi vantaggi: garanzia di sterilità (non vi è infatti nessun contatto con i tessuti) ed assenza di sanguinamento (grazie alla sua azione fotocoaugulante). La blefaroplastica a mezzo laser è senza dubbio, rispetto al passato, una tecnica molto meno traumatica, che velocizza notevolmente i tempi di recupero. L’applicazione del laser consente infatti la riduzione al minimo delle ecchimosi e dell’edema post operatorio e di conseguenza un ritorno al sociale già pochi giorni dopo l’intervento. La correzione della palpebra inferiore viene molto spesso realizzata contemporaneamente a quella della palpebra superiore (blefaroplastica superiore), il cui rilassamento può determinare, nei casi più accentuati, un restringimento del campo visivo.

Come si formano le occhiaie?

Non sempre è una questione di “stanchezza”. Le cosiddette occhiaie possono comparire anche per una questione fisiologica, soprattutto sui soggetti dalla cute estremamente sottile, che lascia trasparire le piccole venuzze sottostanti. Con il peeling laser CO2 pulsato è possibile cancellare i brutti aloni scuri che si presentano appena sotto il globo oculare. La vaporizzazione delle “occhiaie avviene in maniera molto delicata, senza rischio di coinvolgere i tessuti circostanti e soprattutto senza procurare danni termici alla cute di questa zona particolarmente sottile.” Prima di sottoporsi al trattamento è necessario fare un check up cutaneo, al fine di constatare la sensibilità della cute alla luce del laser. “Un altro importante elemento da considerare – spiegano al Medical Laser di Padova – è che la pelle non abbia tendenza a cicatrizzazione ipertrofica/cheloidea, in modo che non avvengano spiacevoli intoppi durante la fase di guarigione.” E per chi ha invece la carnagione scura? “Via libera al laser – rassicurano gli specialisti – purchè utilizzato in maniera superficiale, in modo da evitare rischi di ipocromia”.

Zampe di gallina: Un problema meccanico

Le piccole rughe che si formano agli angoli degli occhi, a causa del rilassamento cutaneo ma – come per le occhiaie – di una cute particolarmente sottile, costituiscono un altro inestetismo della zona perioculare. Anche nel caso delle zampe di gallina il laser CO2 pulsato può dare buoni risultati a patto però che le rughette siano poco profonde, in modo tale da essere vaporizzate con il fascio luminoso, senza che di queste rimanga traccia. Se invece i solchi si presentano più marcati, il consiglio è di ricorrere al lifting temporale: risollevando la cute a livello delle tempie, asportandone quella in eccesso, le zampe di gallina verranno così spianate e la zona occhi ritroverà la freschezza perduta.